Museo e Parco archeologico di Bova Marina
Bova Marina
Il museo
Il Museo e il Parco ricadono nell’odierno territorio di
Bova, lungo il versante ionico meridionale calabrese, afferente in età greca
alla colonia calcidese di Rhegion (odierna Reggio Calabria) e frequentato fin
dall’età preistorica.
L’intera area
affonda le sue origini nel mondo greco e la cosiddetta “Bovesia” o “area
grecanica”, caratterizzata ancora dall’uso della lingua greca, ne è una
significativa testimonianza.
Il Parco sorge intorno ai resti riconducibili a una sinagoga
portata in luce negli anni Ottanta del secolo scorso. In uso tra IV e VI secolo
d.C., costituisce l'unica testimonianza architettonica della presenza ebraica
in Calabria per questa età.
Sito tra i più importanti del Mediterraneo, la sinagoga è la
più antica in Occidente dopo quella di Ostia Antica e il suo ritrovamento ha
aperto nuovi scenari sulla storia delle
comunità ebraiche nella Calabria meridionale. Gli scavi hanno evidenziato due
nuclei principali dell’edificio costituiti da più ambienti e un terzo che
probabilmente costituiva l’accesso alla stessa sinagoga.
Di grande interesse è la scoperta dell’Aula della Preghiera
il cui pavimento musivo riproduce il tradizionale candelabro a sette bracci,
menorah, contornato da un ramo di palma, da un cedro e dallo shofar, il corno
di montone utilizzato come strumento musicale per alcune cerimonie religiose
ebraiche.
Nell’Aula è stata identificata una nicchia destinata a
contenere tradizionalmente la Torah, ovvero i due Rotoli della Legge.
La statio di Scyle, ricordata dalla Tabula Peutingeriana e
dall’Itinerario del geografo bizantino Anonimo Ravennate, potrebbe localizzarsi
in località San Pasquale, nell’area dell’attuale Parco dove gli scavi hanno
messo in luce resti di strutture databili tra III e VI secolo d.C.
Tra i manufatti esposti nel museo è visibile il mosaico
pavimentale policromo dell’Aula della Preghiera risalente al IV secolo d.C., il
tesoretto monetale di 3079 monete in bronzo conservate e abbandonate
all’interno di una brocchetta del IV-V secolo d.C. e il miliario stradale rinvenuto
in località Amigdalà non lontano dall’odierna SS 106, del 364-67 d.C. Il
miliario dalla doppia iscrizione - l’una ricorda l’imperatore Massenzio,
l’altra gli imperatori Valentiniano e Valente - conferma l’esistenza di una
viabilità costiera di collegamento.
Responsabile
Elena Trunfio
Indirizzo
località San Pasquale
89035 Bova Marina
Orari
|Martedì (08:30,14:00)
|Mercoledì (08:30,14:00)
|Giovedì (08:30,19:30)
|Venerdì (08:30,14:00)
|Sabato (08:30,19:30)
|Domenica (08:30,14:00)
Informazioni
Mail: drm-cal.archeoderi@cultura.gov.it
Tel: 334.6561714
Chiusura: Lunedì
Intero: 5,00
Ridotto: 2,00